Autore – Raffaella Fontanarossa
– Editore etgraphiae – Cartograf
– ISBN 978-88-99680-02-2
Da Genova, la riapertura nel ’50 di palazzo Bianco, e successivamente degli altri musei, saldamente voluta dalle amministrazioni che si sono alternate in città, diventa il simbolo della ricostruzione del paese dopo la guerra e le macerie. Senza palazzo Bianco, Gardella forse non avrebbe fatto le sale dei Primitivi agli Uffizi, Scarpa, forse, non avrebbe fatto il Museo Nazionale di Palermo, e Albini non avrebbe fatto il museo del Cairo. Tra riallestimenti e restauri sono centinaia i musei che nell’Italia della ricostruzione riaprono, ma le prime pagine e le copertine delle riviste nazionali e internazionali sono sempre per quelli genovesi di Albini e della Marcenaro. Sono loro il simbolo della rinascita del paese. Dell’Italia del futuro che riparte e lo fa con la cultura. Il libro rivela particolari inediti di quella stagione internazionale della museologia italiana attraverso la ricostruzione della vita di una protagonista di questa storia, Caterina Marcenaro. A lei si deve la creazione del sistema dei musei civici di Genova, oggi patrimonio Unesco dell’Umanità.
Raffaella Fontanarossa. Dopo la laurea a Bologna e il dottorato a Ginevra, è stata a lungo conservatore dei musei civici di Chiavari. Libera docente dell’università di Roma Tor Vergata e Genova, attualmente è professore a contratto di Museologia all’università di Bologna e di Torino e collabora con la IULM (Milano). Negli ambiti della connoisseurship, della storia del collezionismo d’arte e della museologia, conduce anche un’intensa attività di ricerca parzialmente confluita in una quarantina di pubblicazioni e presentata in diversi convegni internazionali.
La capostipite di sè
una donna alla guida dei musei
Caterina Marcerano
a Genova 1948-’71
Autore Raffaella Fontanarossa
Editore etgraphiae-Cartograf
Brossura cucita pp. 304 ill. 40 b/n
cm 17×24
ISBN 978-88-99680-02-2
prezzo E 25,00
Distribuzione: Editoriale Umbra – Libro Co Italia